Scrittore, filosofo, mistico, teologo, missionario, divulgatore, creatore del catalano letterario, inventore, cabalista, scienziato, alchimista, poliglotta, siniscalco, maggiordomo, libertino, adultero, dottore illuminato. L'elenco delle doti di Ramón Lull è esteso come la sua opera scritta: Llibre d’Evast e Blanquerna, Llibre de contemplació en Déu, Llibre de meravelles, Tractat d’astronomia, Llibre del Gentil e dels tres savis, Libre de l’orde de Cavalleria, Cent noms de Déu, Lo Desconhort, Arbre de filosofia d'amor, Cant de Ramon, Liber reprobationis aliquorum errorum Averrois… si contano ben 243 opere conservate.
Nato nel 1232, nella Maiorca appena conquistata da Giacomo I, all'interno di una famiglia di origini barcellonesi; passa la gioventù alla corte aragonese, al servizio dell'infante Giacomo II di Maiorca, come paggio, precettore e successivamente come siniscalco e maggiordomo. Nel 1267, verso i trent'anni, abbandona la vita mondana per ricevere una formazione teologica, linguistica e filosofica. Nel 1274 inizia l'opera di evangelizzazione di musulmani ed ebrei, dando inizio a una serie di viaggi attraverso i quattro angoli del Mediterraneo e producendo un’ingente numero di scritti. Nel 1286 è nominato Magister dall'Università di Parigi. Nel 1295 entra nell'ordine dei francescani. Partecipa al Concilio di Vienne (1311-1312), convocato dal Papa di Avignone per ratificare la soppressione dell'ordine del Tempio. Muore nel 1316 mentre da Tunisi ritorna a Maiorca.
Ramon Llull viaggiò per tutta l'Europa e attraverso le sponde sudorientali del Mediterraneo, mosso dai propri aneliti dialettici ed evangelizzatori. Allo stato delle conoscenze attuali, sappiamo che visitò Parigi, Roma, Barcellona, Genova, Montpellier, Perpignan, Lione, Maiorca, Napoli, Avignone, Marsiglia, Cipro, Messina, Vienne o Compostela — in Europa — e Tunisi, Gerusalemme o Bugia al sud del bacino del Mediterraneo.
L'Archivio della Corona dell'Aragona conserva diversi documenti relativi alla vita, all'opera e all'eredità di Ramon Llull, tra cui la lettera a lui attribuita, che presentiamo, vari manoscritti delle sue opere nonché licenze e nomine relative all'insegnamento della dottrina iuliana nel corso dei secoli.
Nella lettera al monarca Giacomo II d'Aragona, Llull informa il re dell'invio della sua opera De Proverbis (=Proverbis d’Ensenyament) attraverso Pere d’Oliveres, che gli suggerisce di trasmettere agli infanti le sottigliezze intellettuali in essa contenute, come parte della loro formazione da reali. Parimenti, lo informa che pensa di rimanere ad Avignone con il Papa, chiedendogli di sovvenzionare il soggiorno.